MODA ALLA RIBALTA

Il mondo della moda rappresenta oggi uno dei settori più seguiti a livello economico e sociale.

Non solo oggi, in realtà lo è stato sempre, con suoi addetti e suoi detrattori….alti e bassi, luci e ombre compresse non ostante tutto vada avanti con la sua faccia felice.

In questo articolo vorrei raccontarvi come la moda può cavalcare l’onda e arrivare a confini mai pensati, anzi posti che pensavamo irraggiungibili! Ma la moda ci sorprende sempre.

Premesso che si tratta della la mia personale interpretazione ho deciso di elencare alcuni elementi che permettono penetrare sfere e realtà dove la parola moda non esiste.!

Esistono solo naturali percorsi di vite normali, ma con una ricchezza variopinta che permette ricavare degli straordinari concetti di moda. Il popolo Wayyu senza saperlo sta contribuendo a questo meccanismo .

la parola moda è tan antica come lo stesso uomo. Moda vuol dire “modo”, “usanza”, “abitudine” oppure l’insieme di tutti tre termini, propri di una collettività o di un gruppo in uno spazio di tempo o un luogo determinato. Questa definizione è cosi ampia che possiamo chiamare moda : un comportamento o modo di fare.

Stando a questi ordini de idee, ogni società sviluppata o primitiva che sia si comporta a mod@ suo! e questa è la ricchezza che gli esseri umani abbiamo in ogni singola fibra e che ci differenza culturalmente gli uni dagli altri.

Nella cultura Wayyu è tradizione, cioè esiste l’abitudine ancestrale di “encerrar” questo termine tradotto dallo spagnolo vuol dire “rinchiudere”., fatto che costituisce un rituale, un modo attraverso il quale una bambina divenne donna .

Questo diventare donne porta con se l’immersione della bambina in un sottomondo dove nonna e mamma la porteranno in un viaggio nell’apprendimento del mestiere della tessitura e altre compiti che faranno di lei una donna pronta ad essere presentata alla società. Il “encierro” è l’usanza più importante nello sviluppo delle donne nella loro cultura.

Difficilmente lo chiamerei una moda, bensì un “modo” che rappresenta “stile di vita” e identità culturale, facendo di questo popolo una meravigliosa fonte d’inspirazione dove ogni cosa può trasformarsi in un modello iconografico attraverso il quale la moda può appoggiarsi rispettando le sue grande piccole manifestazioni nell’ arte naturale.

L’arte naturale è quella praticata dal popolo Wayyù.

Imitare la natura, amalgamarsi in essa fino a diventare una sola cosa.

in questa premessa si sollevano molte delle sfumature su cui i wayyu realizzano la loro arte. La supremazia della natura prevale su ogni cosa, ed è da lì che noi stilisti, imprenditori ,fashion strategist, chi compra e chi commercializza e in genere tutto il “fashion sistem” dovrà rivalutare i concetti di moda che fino adesso conosciamo.

Ribaltare la moda e le sue solite sfumature a patto che essa diventi più naturale, semplice e umana possibile in termini di accessibilità ed ecosostenibilità prendendo come punto di partenza le usanze e abitudine di popoli come quello wayyu, dando rialzo e valore alle sue schemi naturali per creare moda.

Fare moda, crearla, svilupparla richiede sempre una fonte d’inspirazione, una genesi su cui basarsi rispettando e dando massimo valore alla stessa e ai suoi protagonisti.

L’ispirazione della natura da vita a forme artistiche dove sopravvivono le morfologie naturali dando luogo a oggetti di bellezza da indossare.

un esempio di questo lo possiamo vedere nella “mochila Wayyu” ispirata nell’ utero femminile che rappresenta il massimo esponente “oggetto naturale generatore di vita”. La mochila ha la forma dell’utero materno che accoglie e sostiene l’universo, e il grafismo esterno è addobbato con l’espressioni della natura circostante.

La manta Guajira, cioè l’indumento che utilizzano le donne wayuu, è l’abito tipico con cui abbelliscono lo loro figura. oltre a proteggerle dai potente raggi solari che caratterizza quella regione, ha la forma di una farfalla, inspirata in essa per denotare libertà di movimento, è fatta in colore sgargianti i quali rappresentano la forza e vitalità di queste donne.

Quindi stando a tutto ciò la moda non può fare altro che aderirsi a questi archetipi per arricchire nuovi confini evolvendosi e lasciando indietro i vecchi parametri di costruzione della moda.

Ribaltare la moda vuol dire umanizzare di più i parametri con cui viene approcciata. Dare profondo valore a quello che indosseremo sulla nostra pelle, per che ce un legame molto stretto tra le nostre fibre e l’oggetto che portiamo con noi.

C’è una storia intrinseca e profonda su ogni elemento dal momento in cui lo consideriamo un’ oggetto del nostro desiderio e per darli inclusione nel macchinario fashion la sua anima non può mancare, altrimenti perderebbe l’essenziale. cioè essere chiamato mod@!

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