LE BAMBINE WAYUU’

PRESENTE E FUTURO

Nascere femmina nella Communità Wayuu, un privilegio oppure una condanna?

Questa e’ la domanda che mi porgo quando penso a questo popolo che ogni giorno mi da qualcosa. In una societa’ matriarcale come quella Wayuu ‘dove il dominio e la presenza della donna rappresenta quasi il 90% del tessuto sociale, non puo’ che essere gratificante per via del suo potere a livello sociale.

Potere che lo stesso uomo wayuù valorizza e supporta in alcuni casi. Non é un caso che in una Rancheria sia la donna ad occuparsi d’infinita’ di mansioni. E’ lei la “regina” per cosi dirlo che porta le rendini di ogni cosa nella communita’, ma non per questo fatto l’uomo sara’ meno importante, anche lui gioca un ruolo determinante nel gruppo.

La ragazza inizia ad imparare il mestiere della tessitura fin dalla più tenera eta’ ( tra l’11 / 12 anni), una bambina sara’ “iniziata” atraverso un rituale ben specifico,(El Encierro) che la portera’ a diventare una donna vera e propria, ma in questo frangente la bambina non si rivelera’ e non si oporra’ a tale decisione. E’ il suo destino, prevedibile per via della tradizione.

Alla fine della sua infanzia un ago tra le dita dara’ inizio ad una vita segnata dal lavoro.

Bambina adolescente Wayuù. (immagine originale del mio viaggio all’interno di una Rancheria nella Guajira (Colombia).

Questo lavoro lo portera’ avanti, e sara’ l’unica fonte di sustento tutta la vita.

La tessitura è lo scopo principale per cui una donna wayuù raggiunge la maturita’. E’ la sua ragione d’essere dentro la Communita’.

Nonostante tutto cio’, alcune cose iniziano a subire un cambiamento inaspettato. La tessitura è un mestiere impegnativo, di molta dedizione, di sacrificio, e sopratutto a volte non gratificante per via delle molteplice difficolta’ che girano intorno e all’interno delle famiglie e dei clan.

Sopravivere a ” Ritmo di Mochilas” non è facile, ci vuole pazienza, coraggio e la appremiante necessita’ di soldi per poter dare continuita’ alle proprie vite.

Questo panorama spinge ogni giorno a molte donne wayuù a voler “gettare la spugna” e a volte cambiare prospettiva! Alcune, soppratutto le più giovane hanno il sogno di studiare, andare all’universita’, fare corsi di formazione e cambiare quel destino segnato dalla lora cultura.

Alcune donne (Matronas) desiderano per le proprie figlie un “futuro” migliore di quello per cui sono state “allenate”.Ma fino a che punto questo “futuro migliore” sara’ una garanzia di cambiamento per le nuove generazione di bambine wayuù? Il paradigma sorge spontaneo in un paese come la Colombia, dove le minoranze etniche non sono al riparo e le circostanze adverse per queste ragazze, che nonostante amando la sua cultura e l’ambiente dove sono cresciute vogliono aspirare ad avere una vita meno ruvida e più consone con la loro eta’.

Nel mio rapporto con la communita’ in questi anni di lavoro con le donne wayuù, ho imparato a conoscere alcune di loro, e posso concludere che attualmente una ragazza / donna Wayuù predilige lo studio come principale obbiettivo, ma senza dimenticare il tesoro della tessitura, che in fine diventa l’asso sotto il braccio come unica arma di soppravivenza.

Nascere femmina allora rappresenta il capitale umano per eccelenza nella comunita’. E’ lontana l’idea di sottovalutare una donna wayuù per il suo genere, anzi e’ lei il pilastro, la colonna vertebrale dell’intero tessuto sociale che compone questo territorio ostile quanto bello.

Ed e’ per questo che tradizione e vita moderna non s’incroceranno mai, ma dovranno camminare in binari paralelli per soddisfare le nuove esigenze delle generazione future. La tessitura sara’ sempre la linfa vitale di questo popolo, il motore attraverso il quale la sopravivenza e’ garantita; questo non cambiera’ ma sara’ sempre la base per possibili cambiamenti strutturali che le nuove donne wayuù (oggi bambine) saranno capaci di gestire.

Donne capace, instruite ma consapevoli di un legado inestimabile che sono sicura non lasceranno estinguere mai.

Genevieve Salazar

Boho.Folks.Dreams

Cultura da Indossare