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Apprezzare le culture native, oppure appropriarsi di esse

UNO SGUARDO PER IL CAMBIO.

Quando parliamo di cultura facciamo riferimento a tutto l’insieme di caratteristiche che compongono, creano e donano identità a un popolo, come la lingua, il cibo, i vestiti usanze e tradizioni.

Tutte le culture del mondo hanno una impronta determinata per identificarsi, distinguersi e mantenere vivo ogni singolo spazio conviviale permettendo così far conoscere la propria storia.

Con queste due premesse pretendo innanzitutto elaborare un discorso di rispetto nei confronti delle comunità indigene del mio paese, e nello specifico alla comunità Wayyu.

Comunità che nonostante le sue sofferenze, bisogni e carenze riesce a mantenere vive le sue tradizioni e sapere ancestrali.Precisamente questi bisogni si traducono in vere e proprie problematiche .

Le mancanze portano a queste popolazione a dover fare i conti tante volte con sproporzionate realtà, dove il loro sapere fonte di sostegno ed introito e calpestato da meccanismi di usurpazione e sottovalutazione del loro lavoro artigianale, lavoro che si sviluppa in mezzo al clamore, al sudore e alle grida di un popolo che cerca solo la sopravvivenza

Diamo il vero valore alle culture che a volte consideriamo inferiori alle nostre. 

Genoveva

Questa sopravvivenza è fatta però di sorrisi, allegria e ottimismo  il quale è riflesso in ognuna delle sue creazioni e pezzi unici, mostrando al mondo la loro umiltà e saggezza attraverso le loro mani.

Il loro bisogno porta a molti componenti del clan a  dover spogliarsi della loro arte ancestrale in ambito economico sottovalutando il proprio lavoro per pochi spiccioli e riuscire così ad avere il necessario per mantenere. una famiglia.

Trovo molto ingiusta questa pratica che molte persone foranee  alla loro etnie utilizzano per approfittarsene della loro esasperante situazione! un gioco perverso e disumano che non permette un equo rapporto da entrambi le parti.

COS’È L’APPROPRIAZIONE CULTURALE?

Per appropriazione culturale s’intende il meccanismo attraverso il quale una cultura dominante  si appropria  dei codici estetici di una cultura dominata. In parole povere significa  approfittarsi di saperi e tradizioni tipiche di un popolo usurpando grafismi applicazioni e tecniche  trapassandogli a  contesti diversi  sfruttando economicamente il suo valore. 

Fare tesoro e imparare delle culture  native significa arricchire il proprio  bagaglio interculturale attraverso la ricerca, la lettura e i viaggi.

Con la globalizzazione e la nascita di l’internet i processi di conoscenza e penetrazione nelle diverse culture e civilizzazione si fa ogni giorno più vicini e accessibile, permettendo così la facilità di plagiare, copiare e prendere “ispirazione” nei processi creativi del “fashion system”.

Ma questo non dev’essere una scusante per continuare a penetrare nella loro intrinseca e profonda saggezza delle sue conoscenze  e sapere ancestrali. 

Riguardante al popolo Wayyu sono molte le persone che con l’animo e l’intenzione di guadagnare denaro e fama utilizzano la loro filosofia, sapienza e saperi per sfruttare famiglie che vivono solo dell’arte della tessitura.

Al interno di queste pratiche sta in mezzo politiche governative insufficienti e prive di veri meccanismi di protezione della comunità. 

Per continuare a sostenere queste culture e le loro etnie bisogna soltanto interagire in equità.

Propagare, promozionare, e divulgare la loro cultura e sui saperi in equilibrio costante, permettendo la fusione della loro cultura  attraverso una vera intermediazioni dove il guadagno sia reciproco, e la vera intenzione sia la interazione.

Un rapporto giusto tra culture! Tra un popolo che vuole far conoscere le sue tradizione,   usanze e artigianalità e un popolo che pretende ricevere queste elementi per arricchire la sua cosmovisione.

Como colombiana e ambasciatrice della cultura Wayyu promuovo l’importanza di mantenere vivi le tradizioni dei popoli nativi per rialzare e costruire canali di convivialità. 

Riconoscere l’autenticità e l’originalità  come una impronta indelebile che non può  essere  travolta né usurpata da poteri altrove! È  l’unica via di rispetto e di convivenza parallela tra mondi che s’incontrano.

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La moda e la cultura Wayyu

LA MIA VISIONE

La fortuna di essere nata in un paese  come la Colombia dove la diversità di etnie e razze sono all’ordine del giorno a volte può essere uno ostacolo politica e socialmente parlando, ma sempre e comunque rivela a 360 gradi una ricchezza culturale antropologica eccezionale.

Guardando questo frangente e analizzando i miei percorsi tra viaggi, racconti, cibi, e storie arrivo alla conclusione che il mio paese e meraviglioso esattamente per questa cosa: la diversità 

Come non amarlo per quello, e come non vedere oltre a quella diversità uno spiraglio di luce soffusa che illumina sottilmente il cuore e la mente di chi questa cosa l’apprezza!

Caratterialmente sono una esteta. Cerco vivamente di vedere il bello in ogni sfumatura della mia vita.

Genoveva

Essendo appunto una esteta e nel contempo una stylist, le molteplici radici nel àmbito moda non potevano mancare qui.

La moda nel suo osservare e interpretare diverse realtà attraverso linguaggi sempre innovativi  un” Alt” lo doveva fare accorgendosene di quanto una borsa (mochila) Wayyu fosse di moda!!

Attualmente è un vero e proprio trend.

Molte sono i progetti,  iniziative da designers, e persone particolari che vedono nella borsa Wayyu un potenziale elemento che nel sistema moda può  interagire con le diverse proposte che ogni giorno nascono.

Far conoscere questo oggetto al mondo nella  sua semplicità e tutto quello che rappresenta, e una delle mie principale missione oltre a mixare concetti intrinseche della cultura Wayyu portandogli per analogia in altri contesti dell’ampio mondo della moda.

La forma più bella di fare questo è co- lavorare e collaborare direttamente con le associazioni e le artigiane della comunità  per estrapolare  e catapultare l’arte della tessitura Wayyu al mondo.

Ed io un piccolo granello di sabbia sto apportando al meccanismo.

Ringrazio Blanca la mia collaboratrice artigiana Wayyu perché attraverso un programma di sinergia reciproca portiamo avanti il nostro obiettivo.